Castello di Masnago
Museo Civico di Arte Moderna e Contemporanea
Il Castello di Masnago è un angolo medievale all’interno di un esteso parco cittadino caratterizzato da una straordinaria ricchezza di specie vegetali che lo rendono simile a un piccolo giardino botanico.
L’elemento più antico è la torre, che racchiude in sé i tipici elementi delle strutture difensive medievali: mura possenti e poche aperture.
La sua massiccia presenza è accompagnata e addolcita dall’edificio quattrocentesco che vi si appoggia, e dall’ala seicentesca che rimanda alle eleganti residenze signorili di campagna.
L’edificio del ‘400 è famoso per gli affreschi al suo interno, interessanti per i temi trattati e per il loro buono stato di conservazione, soprattutto nelle stanze denominate «degli svaghi» e «dei vizi e delle virtù».
Il Museo ospita un’importante collezione di arte moderna e contemporanea con opere di pittura, scultura e grafica, costituita attraveso importanti lasciti, che spazia dal XVI al XX secolo, realizzate per lo più da importanti artisti di area lombarda, tra cui Morazzone, Hayez, Cremona, Ranzoni, Pellizza, Enrico Baj…
Nel Museo il contenitore e il contenuto mettono in dialogo passato e presente, antico e contemporaneo, arte religiosa e astrattismo in un delizioso equilibrio da ammirare.
Collezione del Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea
Consistenza
La Collezione del Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Varese, allestita nell’ala quattrocentesca del Castello di Masnago, comprende opere di pittura, scultura e grafica databili in un arco temporale compreso tra il XVI e il XX secolo, realizzate per la maggior parte da artisti di area lombarda. Alle opere mobili si aggiunge la ricchezza dei cicli pittorici quattrocenteschi presenti sulle pareti delle sale interne della sede museale, che documentano il fervore culturale che attraversò il comune di Varese tra Quattrocento e Cinquecento.
Notizie storico critiche
Il nucleo più antico della Collezione dei Musei Civici risale alla seconda metà del XIX secolo ed era composto prevalentemente da reperti archeologici collocati, prima, presso il Museo Patrio e, a partire dal 1949, presso la sede di Villa Mirabello a Varese. Nel 1965, grazie alla donazione effettuata da Amelia Bolchini de Grandi, il museo si arricchì di una sezione di arte moderna e contemporanea che comprendeva opere di numerosi artisti varesini oltre a capolavori di Emilio Longoni e Giacomo Balla. Durante tutta la seconda metà del Novecento la collezione civica venne ulteriormente implementata attraverso donazioni pervenute da illustri famiglie lombarde e dagli artisti stessi, nonché acquisti mirati di ulteriori opere, soprattutto di epoca sei e settecentesca (grazie al lavoro del critico Giovanni Testori).
È al 1995 che risale il trasferimento delle opere all’interno del Castello di Masnago. Il palazzo conserva al suo interno interessanti cicli pittorici quattrocenteschi, probabilmente commissionati tra il 1443 e il 1453 da Maria Lampugnani, moglie di Giovanni Castiglioni e proprietaria del Castello. L’ampia “Sala degli Svaghi”, salone di rappresentanza della villa, è stata ricondotta allo stile del Gotico Internazionale, diffusosi a partire dalla fine del XIV secolo nelle corti di tutta Europa. La “Sala degli Svaghi” viene invece attribuita ad un anonimo artista vissuto intorno alla metà del Quattrocento. La “Sala della Crocifissione” viene ritenuta probabilmente una cappella, mentre la “Sala della Musica” doveva essere originariamente uno studiolo, decorato all’inizio del XVI secolo con spiccato gusto rinascimentale, utilizzando come modello le opere lasciate da Bramante a Milano. La “Sala delle Colonne” è infine la più tarda del ciclo, realizzata intorno alla metà del Cinquecento.
La collezione del museo comprende opere di pittura, scultura e grafica che vanno dal Cinquecento al Novecento, provenienti dal territorio lombardo. La provenienza comprende donazioni, fra cui spicca la donazione della collezione dei coniugi Luigi De Grandi e Amelia Bolchini[8] oltre ad acquisti grazie anche al lavoro del celebre critico d’arte Giovanni Testori[9]. Fra le opere più importanti vi sono:
- Renato Guttuso, Torre di Velate
- Vincenzo Vela, Girolamo Ghirlanda, busto in marmo del 1851
- Giacomo Balla, Bambina con fiori
- Carlo Francesco Nuvolone, Strage degli Innocenti
- Pier Francesco Mazzucchelli, detto Morazzone, Compianto sul Cristo morto
- Giulio Cesare Procaccini, Resurrezione di Cristo
- Girolamo Romanino, Arazzo del Giudizio di Salomone
- Pietro Antonio Magatti, La Vergine fa giungere il viatico a una devota del Santissimo Sacramento
- Sculture provenienti dal Sacro Monte di Varese, attribuite a Martino Retti
Link esterni
Informazioni generali
Parcheggi
Via Monguelfo (ingresso parco)
Villa Baragiola; Stadio
Come arrivare
In auto – Autostrada dei Laghi (A8) fino a Varese e seguire poi le indicazioni per “Castello Masnago”.
Si consiglia di lasciare l’auto al parcheggio di via Monguelfo.
CON IL TRASPORTO PUBBLICO
Linea E – fermata Sanvito (Piemonte);
Linea P – fermata Crispi (Monguelfo).
Navigatori
Quando
Dal 26 giugno 2021 all’11 settembre 2022
Orari
Da martedì a domenica
9.30 – 12.30 | 14.00 – 18.00
Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio; il 24 e il 31 dicembre pomeriggio.
Prezzi
Visite Guidate
Visite guidate per scuole e gruppi su prenotazione con “Archeologistics”, da contattare ai seguenti recapiti:
telefono +39 328.8377206;
mail: info@archeologistics.it